La Casa dei Maestri.




Un pomeriggio caldissimo, quello di Domenica 12 luglio 2015, che non ha certo scoraggiato le moltissime persone che si sono date appuntamento nella stretta Via Sottoriva di Molino, per partecipare allo scoprimento della targa in marmo posta sulla Casa dei Maestri.

 

 Sono passati cinque anni dalla quella indimenticabile e torrida domenica di luglio, che ha sancito in modo definitivo che quella leggendaria casa, conosciuta in tutto il paese di Molino come quella che era la Casa dei Maestri, dopo questa festosa cerimonia lo sarà per sempre, in modo perenne e con la targa in marmo posta sulla facciata principale dell’edificio ne tramanderà nel tempo la memoria.

Lo scoprimento della targa.

 La lunga storia della Casa dei Maestri è strettamente collegata alle vicende delle famiglie Centomo – Garavoglia, note soprattutto per le sue forti attitudini verso l’insegnamento, infatti molti componenti di questi casati sono stati maestri, professori e che il destino ha fatto incontrare, creando una bellissima storia che ha lasciato un ricordo indelebile nella comunità di Molino ancora oggi vivo e sentito. 

Molti gli anziani del paese che hanno ricordi, ormai sfumati della famiglia del professore Virginio Garavoglia che con i suoi figli veniva a passare le vacanze nella Casa dei Maestri, mentre i più giovani ricorderanno senz’altro la dolcezza della professoressa Elena, che puntuale ogni anno arrivava non più alla vecchia casa di Sottoriva ma al Centro Culturale per premiare gli studenti con la Borsa di Studio a ricordo del compianto fratello Domenico.

(per chi volesse approfondire la storia di queste benemerite famiglie, esiste una vasta letteratura in merito.)
I nuovi proprietari, Adriana e Gaetano Volpiana.
 Ma vediamo come è nata l’idea di porre la targa in marmo. Gaetano Volpiana e la moglie Adriana sono divenuti i nuovi proprietari della Casa dei Maestri, che sorge proprio accanto alla loro. Naturalmente la casa, dopo anni che era disabitata, aveva bisogno di essere sistemata e così si sono messi subito al lavoro.
Con un intelligente restauro, i coniugi Vopiana hanno mantenuto l’esterno della casa come era in origine, anche se sono stati fatti degli interventi necessari, in sostanza l’immagine della casa è rimasta quella dei tempi andati e questo è sicuramente un merito da riconoscere a Gaetano ed a Adriana, che non potevano fare di meglio.
Ma qualcosa mancava ancora e allora ecco che a Gaetano gli arriva in testa un’idea, che subito gli sembra un po’ strana e poco realizzabile, così per un po’ di tempo la tiene solo per se, ma poi si decise e si recò un martedì sera al Centro Culturale e spiegò la sua idea al Presidente (di allora, siamo nel 2015).
L’idea di Gaetano di ricordare in qualche modo che quella casa aveva una storia che valeva la pena di ricordare, entusiasmò anche il Presedente che ne parlò al Consiglio Direttivo e detto e fatto, in pochi minuti si decise di porre una targa in marmo a ricordo della leggendaria casa e di chi vi abitò.
Poi venne il resto e ognuno  fece la sua parte, la lastra in marmo fu offerta da Corrado Bocchese che offrì anche lo spazio della sua azienda per il giorno della cerimonia, Romeo Repele si organizzò per l’incisione del marmo, la famiglia Volpiana allestì un mega rinfresco, molto gradito, visto la caldissima giornata, e non mancavano certo stuzzicanti assaggini per tutti.
Don Edoardo benedice la targa in marmo.
 
Il Presidente del Centro Culturale apre la cerimonia.

La targa posta sulla Casa dei Maestri, fu benedetta da Don Edoardo e subito dopo sono iniziati i discorsi. Ha iniziato il Presidente del Centro Culturale, raccontando come si è giunti al giorno della cerimonia e a seguire il Sindaco Liliana Monchelato che ha ricordato l’importanza e l’onore di avere avuto nella Comunità, queste persone a cui è dedicata la targa, che hanno lasciato un ricordo indelebile nella storia del paese.
Miro Monchelato narra le vicende delle famiglie Centomo- Garavoglia.
 
L'intervento del Sindaco Liliana Monchelato.
La storia delle famiglie Centomo- Garavoglia è stata raccontata, in modo chiaro e dettagliato da Miro Monchelato, storico locale, bene informato sulle vicende di queste stimate famiglie.
Alla fine sono intervenuti i figli della professoressa Elena Garavoglia, che hanno passato da giovanissimi qualche periodo di vacanza, proprio nella Casa dei Maestri e che hanno ricordato quei bei tempi con un pizzico di nostalgia.
I figli della professoressa Elena Garavoglia.

La Banda “Don Giuseppe Busato” di Castelgomberto, ha accompagnato tutta la cerimonia, coinvolgendo e trascinando con le sue musiche il folto pubblico presente alla cerimonia.
È stata una grande festa, come doveva essere per un evento così importante, nata da una piccola idea che con l’impegno di tutti a dato nuovo prestigio non solo alla Casa dei Maestri, ma a tutta la Comunità ancora una volta arricchita da un evento che resterà nella sua storia. 








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