Il cassetto dei ricordi.

 

Il cassetto dei ricordi.

Non solo ricordi, ma qui si può trovare anche qualche idea o spunto per una gita da fare con la  famiglia o con gli  amici. Naturalmente questi ricordi sono solo una sintesi incompleta che descrive, in questo caso, alcune attività svolte nei mesi di maggio degli anni passati. Ricordi appunto.

Maggio, il mese che apre le porte dell’estate è sempre stato un grande periodo di vivacità sociale. Dopo i lunghi mesi dell’inverno rinasce la voglia di ricominciare e così a modo suo ognuno cerca di organizzarsi come meglio crede. Naturalmente per noi la socialità, lo stare insieme e fare nuove conoscenze culturali e turistiche sono princìpi imprescindibili.

In questo tempo di pandemia, dove tutti dobbiamo sottostare a delle regole che limitano i nostri movimenti, la nostalgia delle gite, dei viaggi e dello stare insieme si fa ancora più pungente, ma siamo fiduciosi che presto potremo nuovamente ritrovarci tutti e condividere ancora nuove esperienze e rinsaldando ancora di più la nostra lunga amicizia.

Ed è sempre emozionante aprire un cassetto dove sono custoditi i ricordi, anche se a volte può prenderci una inaspettata tristezza in modo particolare quando vediamo i visi felici e sorridenti di qualche nostro amico/a che non e più tra noi. Ma anche loro fanno parte della memoria e li ricorderemo con affetto e tanta nostalgia, ci mancano molto, ma……la vita continua e dobbiamo andare avanti e apprezzare tutto ciò che di bello e buono ci offre la sorte, in modo particolare in questo periodo di pandemia, che nonostante tutto qualcosa  ha insegnato a tutti, in modo particolare l’importanza della libertà di movimento, che tutti pensavano fosse un diritto eterno…………….e invece si è dovuto fare i conti con un nemico che nemmeno si vede: il virus!

Ma ora apriamo il nostro cassetto così potremo passare un po’ di tempo su ricordi che ci hanno aiutato sicuramente a rendere migliore la nostra vita.

4 MAGGIO 2003

I Nonni raccontano.




È stata sicuramente una domenica interessante e ricca di emozioni, soprattutto per i bambini presenti a sentire i nonni che raccontavano le loro lontane storie, soprattutto quando ancora giovanissimi iniziavano a lavorare con tempi e modi che al giorno d’oggi sono difficilmente comprensibili, non solo ai bambini ma anche a qualche adulto presente in sala. I racconti dei nonni hanno ammaliato i bambini, increduli quanto sentivano che dire che i nonni quando erano ancora bambini mungevano le mucche, aiutavano i genitori nei campi, nel bosco e il tempo per giocare era pochissimo e per farlo non servivano giocattoli che nessuno aveva, ci si divertiva anche con una vecchia palla fatta di stracci.

 

1 MAGGIO 2004

Delta del Po’




È arrivò il 1° maggio 2004 con l’indimenticabile giro in battello sul fiume Po’ con pranzo a bordo, dove tutti immaginavano che il Po’ fosse solo un grande fiume, mentre abbiamo scoperto che le sue sponde, presso il suo delta sono una interessante oasi faunistica tutta da scoprire che ora à diventata: Il Parco del Delta del Po’.

Una giornata intensa sotto tutti i punti di vista, soprattutto per l’ottima compagnia.

1/2/3 MAGGIO 2008

Assisi- Cascia -Loreto

      


Sempre in nel mese di Maggio i giorni 1-2-3 dell’anno 2008 si è partiti per un interessante viaggio di tre giorni verso località famose e visitatissime, ma per molti ancora non era arrivata l’occasione di visitarle e finalmente l’opportunità si è presentata, così abbiamo visitato ASSISI, CASCIA e LORETO, località che non hanno certo bisogno di essere descritte, meritano solo di essere visitate per la loro grande valenza religiosa, ma anche turistica.

31 MAGGIO 2009

Canale d’Agordo – Diga del Vajont




Il 31 Maggio 2009 un’altra gita entrata nel cassetto dei ricordi più belli, nonostante il brutto tempo di quel giorno che non ha certo sminuito lo spirito della compagnia. Al mattino prestino siamo arrivati alla Madonna delle Grazie, nei pressi di Rocca Pietore dove si trova un piccolo ma prezioso Santuario che vale la pena di visitare e subito dopo ci siamo diretti a Canale d’ Agordo, paese natale di Papa Luciani, Giovanni Paolo I°.

Questo piccolo paese dell’Agordino è tutto un ricordo di Albino Luciani, il Papa del Sorriso, così chiamato per la sua amabilità e per la sua semplicità. Dopo un lauto pranzetto la comitiva è partita per Longarone e imboccando la strada che porta a Erto e Casso, in breve tempo si è arrivati alla tristemente famosa diga del Vajont, dove come tutti sappiamo il 9 ottobre 1963 e successo una tragico evento che ha causato migliaia di vittime. Ora questo posto è diventato un luogo della memoria e molte persone sono ancora incredule che qui sia consumata una delle peggiori tragedie della nostra storia.

22 MAGGIO 2011

Da Chioggia a Venezia

   

 

Chi non conosce Venezia? Tutti o quasi è la sicura risposta. Ma secondo le statistiche la maggior parte di chi arriva in questa celeberrima città, unica al mondo, eccetto chi vi giunge a bordo di qualche crociera, arriva in treno o in auto, ma non c’è niente di male arrivarci con questi mezzi, ma volete mettere arrivare in Piazza San Marco dal mare?

È un’emozione unica, fantastica, vedere una piccola macchiolina all’ orizzonte e poi piano, piano prendere forma fino e vedere realizzarsi davanti ai propri occhi la piazza più bella del mondo. Provate! Non dovete per forza fare una crociera, basta solo che si parta da Chioggia, sorella minore di Venezia, con il battello (anche di linea) che costeggia il litorale di Pellestrina e dopo circa un’ora e mezza circa di navigazione sulla laguna il grandioso spettacolo apparirà davanti ai vostri increduli occhi. Andateci, non perdete tempo!

1 MAGGIO 2012

Pietralba – Trento - Castelnoarna

 

 

Certo che in questo giorno il tempo non era dei migliori, ma non ha certo scoraggiato la nutrita compagnia partita di buon’ora alla volta dell’Alto Adige per arrivare al grandioso Santuario di Pietralba a 1.520 di altitudine. E’ il luogo di pellegrinaggio più importante dell'Alto Adige: il Santuario della Madonna di Pietralba (Wallfahrtskirche Maria Weissenstein). La basilica si erge maestosa sulla Val d'Ega, nei pressi di Monte San Pietro. Qui, nel 1553, la Vergine Maria apparve all'eremita Leonhard Weissensteiner dopo che cadde in una gola profonda. Leonhard costruì una cappella in onore della Vergine Maria, la quale venne presto ampliata diventando l'odierno edificio barocco. L'imponente convento venne aggiunto in seguito. Nel 1885, l'allora vescovo di Trento, Giovanni Giacomo della Bona consacrò nuovamente la statua della Madonna

Più tardi anche la città di Trento aspettava la simpatica compagnia, che arrivata verso mezzogiorno, come prima cosa ha pensato bene di recarsi in un ottimo ristorante per espletare il proprio dovere corporale, quello di mettersi a tavola e di gustarsi un ottimo pranzo. Non poteva mancare la visita di questa storica città, accompagnati da una loquace guida e mentre si attraversava un basso passaggio durante la visita del duomo, raccomandò ai signori uomini del gruppo di “abbassare la testa perché altrimenti si rompono le corna, ma se succedesse, noi donne siamo disposte a farglieli nuovamente” naturalmente questa signora è diventata subito simpatica alle donne della comitiva.

Per finire in bellezza una visita a Castelnoarna, nei pressi di Rovereto, dove sorge un antico maniero, oggi ristrutturato ed adibito a cantina. Dopo aver assaggiato i corposi vini prodotti dalle uve attorno al maniero assieme a qualche fettina di prosciutto, non c’era bisogno d’altro, quindi tutti al pullman e partenza per il ritorno.

 

5 MAGGIO 2014

Isole di BURANO- San Francesco del Deserto-Torcello

 

 

Quando il pullman si è fermato lungo un anonimo argine ed è iniziata la discesa della comitiva, più di qualcuno si guardava attorno desolato, pensando: Ma dove siamo qui? Non si vede niente. Boh! Ma l’incertezza è durata poco, infatti appena saliti sull’argine tutto era chiaro; c’era un grande barcone di legno come quelli di una volta sul pontile del canale che ci aspettava per portarci all’Isola di Burano, dove i partecipanti sono rimasti affascinati dai suoi mille colori e dalle case colorate che si riflettono nelle acque verdi dei canali, dal campanile storto, dalla sua tranquillità e dalla calma con cui le anziane signore ricamano l'originale merletto buranello con il loro tombolo mentre, tra di loro, ridono e chiacchierano.

Dopo il lauto pranzo, naturalmente a base di pesce, si riparte con la stessa barca per San Francesco del Deserto, piccolissima isola della laguna, dove si narra che nel 1220, San Francesco d'Assisi vi soggiornò per un breve periodo in ritiro spirituale, di ritorno dall'Oriente e dalla Quinta Crociata (non per combattere, ma per incontrare pacificamente il sultano d'Egitto Malek-el-Kamel). All'epoca, nell'isola era già presente una piccola chiesa bizantina in cui appunto San Francesco si fermò a riflettere e pregare con Frate Illuminato da Rieti, suo compagno di viaggio. A causa di malattie e pestilenze come la malaria, che si diffusero in queste zone paludose, nel '400 l'isola venne abbandonata per un breve periodo: fu in questa occasione che al suo nome venne applicato il suffisso "del deserto", ribattezzandola in Isola di San Francesco del Deserto.

Pochi minuti di navigazione e siamo all’isola di Torcello che ebbe il suo maggiore sviluppo tra i secoli VII e X, giungendo ad avere 20.000 abitanti, grazie alla floridità del suo commercio. Nel corso dei secoli successivi andò progressivamente e inarrestabilmente perdendo la sua importanza, essendo ormai tutte le principali attività produttive accentrate nella vicina Venezia. Dei numerosi palazzi nobiliari, delle varie chiese e dei monasteri che un tempo affollavano l’isola, oggi restano solo pochi monumenti superstiti. Tra questi soprattutto lo straordinario complesso monumentale costituito dalla cattedrale di Santa Maria Assunta (fondata nel 639), con i suoi mosaici interni bizantino-romanici del XI e XII secolo e con il suo campanile del XI secolo che si staglia imponente a dominare tutta la laguna, e dalla chiesa di santa Fosca (sempre del XI secolo), circondata da un portico a cinque lati su pianta a croce greca.

Alla fine della visita a Torcello, tutti a bordo e partenza in direzione dell’anonimo argine dove ha avuto inizio la navigazione, dove il nostro bravo autista ci stava aspettando e poi tutti a casa con un altro bellissimo ricordo nella memoria.

26 MAGGIO 2019

Treno Storico –Brescia Lago d’Iseo

 

 

 

 


Non è certo per vantarci, ma di treni ne abbiamo presi parecchi, ne ricordiamo solo qualcuno: il famosissimo Bernina Express, il treno delle Centovalli, il velocissimo treno a 240 chilometri l’ora da Mosca a San Pietroburgo, ma ci mancava l’emozione di salire su di un treno anni ’50 e così non potevamo certo perdere l’occasione. E questa si è presentata il 26 maggio 2019 e così si è partiti di buon’ora per la stazione di Brescia, dove al 4° binario era in attesa un vecchio treno, ma in perfetto stato con la sua sbuffante locomotiva a vapore, un vero gioiello del passato. È stata una grande emozione salire su quelle carrozze con i sedili in legno, con i finestrini piccoli ma uno attaccato all’altro. Per i più anziani è stato un tuffo nel passato, una volta questi erano i treni che hanno riempito tante vite di ricordi.

Lo sbuffare della locomotiva ed il fumo che si vedeva dai finestrini, mescolandosi ai prati prima e al lago poi, rendeva il panorama che si vedeva scorrere quasi irreale, come fosse un sogno, continuamente interrotto dal fischio della locomotiva.

Arrivati a Sarnico sul Lago d’Iseo si è scesi dal treno storico per andare ad ammirare un capolavoro della natura: Montisola, un monte che è un’isola in mezzo al lago. Da non perdere assolutamente. Nel pomeriggio ripartenza con il treno storico e tra una sbuffata e l’altra, si è tornati a Brescia dove il nostro moderno pullman ci aspettava.

Treno più lago più Montisola, uguale a ricordo indimenticabile. 


 

 

 

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