Talenti della Valle del Chiampo.
La Valle del Chiampo è nota per le sue bellezze naturali, ma forse lo è di più per il suo brulicare di attività industriali e artigianali che in questi ultimi anni hanno trasformato radicalmente il paesaggio del fondovalle riuscendo a cambiare perfino molte persone che si sono fatte prendere da ritmi sempre più veloci, stravolgendo in molti casi le loro abitudini e le passioni che coltivavano da sempre.
Per fortuna non tutti si fanno prendere dal corri-corri quotidiano e c’è ancora qualcuno che coltiva il proprio hobby, in barba a tutto il resto. È il caso di Reginaldo Negro, che vive da sempre con la sua famiglia ad Arso di Chiampo, come lui stesso fieramente afferma.
Ma chi è Reginaldo? E sopratutto, cosa fa?
Prima di tutto bisogna dire che Reginaldo è la tipica persona che chiunque vorrebbe avere per amico, in quanto è molto affabile e ben fornito in fatto di simpatia.
Una persona normalissima Reginaldo, che lavorava alle dipendenze dell’Enelgas, ma che nel tempo libero dagli impegni familiari, esce dal mondo della fretta ed entra in quello paziente e certosino del suo singolare hobby.
Infatti appena ne ha la possibilità egli scende nel suo garage, che è anche il suo laboratorio e si mette appassionatamente all’opera.
I suoi ferri del mestiere sono pochi, qualche tenaglia, qualche pinza, lo stagnatore e del filo di ferro, sì, semplice filo di ferro che Reginaldo maneggia con maestria, tagliandolo, piegandolo, unendolo, arricciandolo, attorcigliandolo fino a dargli la forma suggerita dalla sua fantasia.
Ed il risultato è sorprendente!
Sembra impossibile che con un comunissimo filo di ferro, per quanto manipolato, si riesca a dar vita ad immagini straordinarie, che una volta appese alla parete risaltano nella loro bellezza, producendo un effetto decorativo di alto livello.
Ma come è nata questa passione?
È Reginaldo stesso racconta come si è appassionato a questo hobby:
“Quando per lavoro andavo a fare la lettura dei contatori del gas, passavo per una contrada e controllavo un contatore presso un vecchio portico, dove dentro una porta vedevo sempre un anziano signore tutto intento ad armeggiare con tenaglie e filo di ferro. Allora io ogni volta che arrivavo lì, lo salutavo e cercavo di capire cosa stesse facendo, ma lui era molto geloso di ciò che faceva ed era prontissimo a metterci una vecchia pagina di giornale sopra, ma bene o male ho capito cosa faceva e così ho provato anch’io e devo confessare che all’inizio ho avuto qualche difficoltà, ma poi piano, piano, ho preso mano e aiutato dalla fantasia ho iniziato a creare le prime immagini.”
E la fantasia non gli manca proprio, infatti le sue creazioni vanno da Topolino, a coppie di innamorati, Crocifissi, Madonne con il Bambino, animali, capelli alpini e tante altre.
I suoi lavori sono stati esposti e ammirati in varie occasioni, come alla Mostra delle Ciliege, al Centro Culturale Molino e in occasione della Sagra della Pieve, ricevendo ovunque vivo apprezzamento.
È un materiale comune e normale il filo di ferro, ma quando passa nelle esperte mani del semplice Reginaldo, come per incanto si anima, dando vita a immagini in grado di suscitare intense emozioni in tutti coloro che hanno l’opportunità di ammirare queste creazioni, che se non sono opere d’arte, poco ci manca.
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