Gita a Monselice ed Este.

 

Il Giramondo ValleChiampo organizza una gita turistico- culturale a

MONSELICE – ESTE

Con il Percorso Giubilare delle Sette Chiese.

In data:

DOMENICA 14 SETTEMBRE 2025

Programma:

Alle ore 7.45 partenza da Molino (a seguire altre località) e arrivo a MONSELICE verso le ore 9.30. Incontro con la guida e partenza per la visita al centro storico, seguirà la visita al Castello e dopo proseguimento per il Percorso Giubilare delle Sette Chiese, è un importante e caratteristico complesso monumentale religioso che sorge sul versante meridionale del Colle della Rocca di Monselice, riconoscibile dalla pianura circostante per la presenza di sei cappelline che si susseguono in salita lungo la Via Sacra; quest'ultima conduce fino al piazzale antistante Villa Duodo, a fianco della quale si trova la Chiesa di San Giorgio, l'ultima e più grande delle sette, che conserva le spoglie di 25 martiri cristiani.


Percorso di fede tra i più conosciuti del territorio del Parco dei Colli Euganei, consente di ottenere l'Indulgenza Plenaria.

Al termine della visita, pranzo in ristorante.


MENU’

Aperitivo

Antipasto
Gelosia al San Daniele
Rollè alle verdure

Primo
Tagliolini con speck e zucchine
Risotto agli asparagi

Secondo
Arrosto dello Chef
Patate al forno
Spinaci

Dessert
Dolce

Acqua – Vino -Caffè

 

Nel pomeriggio visita libera di ESTE. Adagiata ai piedi dei Colli Euganei, Este fu il principale insediamento degli antichi Veneti che la abitarono già nell'età del Ferro. Importante colonia romana fondata dai veterani di Augusto, intorno alla metà dell'XI sec. la città viene scelta come dimora di una dinastia feudale. Dell'imponente fortezza medievale, edificata dagli Estensi ed ampliata dai Carraresi, rimane oggi la cinta muraria dal perimetro lungo oltre un chilometro. Le due torri maistre residue racchiudono uno splendido giardino pubblico.

 

(La visita al Castello di Monselice ed il percorso Giubiliare delle Sette Chiese si faranno a piedi e non presentano particolari difficoltà.)

Quota di partecipazione per Sostenitori e Familiari € 85.oo

 

La quota di partecipazione comprende:

·       Viaggio in pullman Gran Turismo.

·       Pranzo in Ristorante con bevande.

·       Servizio guida.

·       Entrata al Castello di Monselice.

 

Il Percorso Giubilare delle Sette Chiese.

Il Santuario Giubilare delle Sette Chiese venne progettato dal nobile veneziano Pietro Duodo e realizzato dal celebre architetto vicentino Vincenzo Scamozzi. Nel 1605, Papa Paolo V aveva concesso a Duodo di intitolare le sette piccole cappelle come le maggiori basiliche romane (Santa Maria Maggiore, San Giovanni in Laterano, Santi Pietro e Paolo, Santa Croce in Gerusalemme, San Lorenzo, San Sebastiano e San Giorgio), e a quanti le avessero visitate in pellegrinaggio, di ottenere l’Indulgenza Plenaria.

L’accesso al santuario avviene per mezzo di un portale (la cosiddetta “Porta Romana”) che introduce alla via sacra posta in leggera salita lungo le pendici del Colle della Rocca. Il percorso votivo termina in corrispondenza del piazzale dell’ultima (e più grande) delle sette chiese, quella dedicata a San Giorgio, situata di fronte alla monumentale villa dei Duodo. All’interno delle chiesette sono conservate le pale realizzate da Palma il Giovane, raffiguranti le corrispondenti basiliche romane. La Chiesa di San Giorgio ospita inoltre le salme di 25 martiri cristiani oltre a molte altre reliquie sacre traslate da Roma, ed è pertanto nota anche come Santuario di Ognissanti. Oggi il Santuario, di proprietà della Curia di Padova e di pertinenza del Duomo di Monselice, è meta di migliaia di fedeli che vi giungono in pellegrinaggio da ogni parte d’Italia.

Il Castello di Monselice.

Ai piedi del Colle della Rocca si erge maestoso un complesso architettonico denominato Castello Cini che raggruppa in sé diverse tipologie di edifici.

Tra l’XI e il XVI secolo il Castello è stato dimora signorile, torre difensiva e infine villa veneta. Il Castello si compone infatti di quattro nuclei principali: la parte più antica è la CASA ROMANICA (XI secolo) che assieme al CASTELLETTO (XII secolo) forma il primo nucleo Nel corso del XIII secolo, staccata, venne costruita la TORRE EZZELINIANA, un possente edificio difensivo voluto da Ezzelino III da Romano.

La caratterizzano, all’interno, monumentali camini “a torre”, unici in Italia per forma e funzionalità, fatti costruire dalla signoria padovana dei Da Carrara nel corso del 1300.

 

ESTE


Circondata da bastioni maestosi, Este offrì rifugio ad artisti dell’epoca moderna come Byron e Shelley.

Il suo centro storico affascina i visitatori grazie alla ricchezza di testimonianze architettoniche e artistiche, tra cui il palazzetto gotico degli Scaligeri, la Cattedrale di Santa Tecla, con la pala d’altare di Giambattista Tiepolo, il Palazzo del Comune in Piazza Maggiore ed il Museo Nazionale Atestino, museo archeologico di grande importanza in Italia, il giardino segreto di Villa Contarini ed il parco di Villa Cornaro-Benvenuti, progettato da Giuseppe Jappelli; queste alcune delle bellezze custodite dalle mura della città.

La città prende il nome dal fiume Adige, che passava per la città fino al VI secolo, quando, in seguito alla famosa "Rotta della Cucca" (589 d.C.), il corso del fiume cambiò, spostandosi di alcuni chilometri più a sud. I Romani la insediarono pacificamente, ed i Veneti si allearono con loro uniti contro i Galli, ottenendo lo status di colonia romana.

Con il declino dell’Impero Romano, Este venne attaccata dalle truppe di Attila, rimanendo devastata, tanto da ridursi ad un semplice villaggio. Dopo l’anno Mille la città riprese animo, con i signori d’Este che nel 1239 ottennero il ducato e scelsero Ferrara come capitale.

Fu occupata per ben due volte da Ezzelino da Romano che distrusse il castello sia nel 1238 che nel 1249, mentre fu contesa nel XVI secolo dalle famiglie Visconti, Carrara e Scaglieri, finchè non si arrese al dominio di Venezia.

Nel 1405, grazie al dominio Veneziano, cominciò per la cittadina un lungo periodo di pace che portò ad un periodo di splendore economico e di aumento di popolazione. Sfortunatamente tutto questo cessò bruscamente con l’arrivo della peste nel 1630.

Con il cambio di amministrazione voluto da Napoleone e lo sviluppo della classe media, Este si riprese con un impulso positivo, che si sviluppò attraverso iniziative di grande interesse come la fondazione del Museo Nazionale Atesino e l’apertura di scuole pubbliche. Questo periodo si prolungò anche dopo il 1866 con l’annessione al Regno d’Italia.


 

 

 

 


 

 

 

 

 


 

 

 

 


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